30 dicembre 2011

Happy New Year!!!

~ alle 13:17
Il 2011 è stato un anno meraviglioso. Auguro a me stessa ed a tutti voi che in questo 2012 tutti i vostri sogni si possano avverare.

Io sono in partenza, trascorrerò qualche giorno in montagna assieme ai miei amici, con la promessa di aggiornare più spesso con l'arrivo del Nuovo Anno.

Buona Fine & Buon Inizio

25 dicembre 2011

Happy Holidays!

~ alle 09:20
Mangiate, bevete, scartate i regali e state con le persone a cui volete bene. Vi auguro che questo Natale e questo 2O12 possano portarvi tutto ciò che voi desiderate.

Non so se ci "vedremo" prima del Nuovo Anno, quindi vi auguro di trascorrere una notte fantastica, in qualunque posto voi siate e con qualsiasi persona vi troviate.

Buon Natale & Felice Anno Nuovo a tutti ♥

4 dicembre 2011

Five Things... #2

~ alle 21:53
1. Non sono sparita. Ci sono, eccome. Ho iniziato a lavorare e sto facendo un lavoro che mai mi sarei aspettata, completamente diverso da quello per cui ho studiato cinque anni. Non ho cambiato idea riguardo al mio futuro, ma mi serviva assolutamente qualcosa che mi tenesse occupata e mi desse uno stipendio fino a settembre, quando dopo la laurea mi iscriverò alle graduatorie e (speriamo) inizierò con qualche supplenza. Non avevo, sinceramente, più voglia di fare la baby sitter. Mi sentivo stretta e poco realizzata. Questo lavoro invece, seppur difficile e completamente nuovo, mi ha dato grandi stimoli. Mi piace, l'ambiente è divertente e famigliare e, nonostante sia dal punto di vista del tempo molto impegnativo, mi ha dato grandi soddisfazioni.
Devo anche ammettere che questo lavoro mi ha sgrezzata. Nel senso che se già prima non avevo nessun problema a dire le cose in faccia e prendere una posizione, adesso ancora di più. E questo lato forte del mio carattere mi piace davvero.

2. Oltre al lavoro sono impegnata in un altro progetto, del quale ve ne avevo già parlato, che mi stimola anch'esso in positivo. Fin'ora, ed a questo punto dico purtroppo, non mi ero mai imbattuta in tutte queste cose nuove, ed invece ora ho deciso di lanciarmi. Il progetto dello Sci Club Isonzo ed ora quello dei Transfrontalieri 2012 mi appassiona parecchio. Sapete che cosa mi piace? Mi piace poter dire la mia opinione ed essere ascoltata, poter fare una cosa e sentirmi dire "Hai sbagliato!" oppure "Brava, hai avuto una bellissima idea!". Ho capito che impegnarsi in qualcosa di serio è bello, impegnativo ma soddisfacente.

3. Dicembre è arrivato e neanche me ne sono accorta, appunto sommersa da tutte queste novità. Abbiamo fatto l'Albero ed il pensiero è corso allo scorso anno. In un anno sono cambiate tante, forse troppe, cose. Alcune in negativo e sono quelle che mi hanno segnata, anche se ho fatto di tutte perchè mi scivolassero addosso. Altre in positivo, e sono quelle che mi hanno resa una persona serena ed equilibrata.
Però questo Natale non ha più il sapore di famiglia. E' il primo Natale, in 25 anni che trascorro senza i miei nonni materni. Non sono morti, ma visto come si sono messe le cose in famiglia, hanno deciso di partire per un lungo viaggio. Io ero solita trascorrere il 25 pranzando dai nonni materni assieme ai miei genitori, i miei zii e mia cugina, ma quest'anno è tutto completamente diverso. Ma, come si dice, non bisogna avere paura delle novità, quindi mi abituerò anche a questo.

4. Ho cambiato stanza! Dopo 25 anni non dormo più nella mia stanza. Stavo accumulando talmente tanta roba che davvero non riuscivo nemmeno più ad entrare nella camera, quindi io e mia sorella ci siamo trasferite nella stanza più grande di tutta la casa. Ho un armadio guardaroba enorme con mille cassetti (mia sorella ha il guardaroba nel disimpegno prima delle stanze da letto), una tv gigante appesa al muro e l'arredamento bianco e nero come ho sempre voluto io. Un sentito ringraziamento ai miei genitori!

5. Mercoledì 7 parto per una breve ma meritata vacanza sul Katschberg. Siamo un gruppo affiatato e non vedo l'ora di partire. Sarò di rientro già domenica, ma sono sicura che mi divertirò davvero. Da quello che ho capito alloggeremo in un hotel fantastico con la SPA e compagnia bella, roba di lusso. L'unica pecca è la neve che non arriva, quindi al posto di sciare probabilmente raccoglieremo funghi e conteremo le margherite, ma penso davvero che con la giusta compagnia andrà bene tutto. Per l'occasione abbiamo creato una felpa bellissima per tutti noi da indossare insieme, in modo da farci proprio riconoscere ovunque. Mi sono imposta di fare tantissime foto, che poi ovviamente posterò.

Per il resto, niente di nuovo

24 novembre 2011

Grazie...

~ alle 17:57
Buon Thanksgiving Day a tutti!

Immagine: Danny Roberts (da Trend & The City)

19 novembre 2011

Indirizzo Inesistente ~ #1

~ alle 10:25
Mi aveva colpita un post di Ladra di Caramelle dove riportava una Lettera d'Amore dall'Indirizzo Inesistente. Mi aveva commossa e l'ho trovata una cosa così romantica e fuori dal tempo che ho deciso di iscrivermi anch'io (qui) in modo da poter ricevere, di tanto in tanto, una lettera. Vi dirò che da quando mi sono iscritta, ogni giorno ho sperato di ricevere questa mail, un po' per curiosità, un po' perchè è come se la ricevesse chi legge davvero quelle parole, un po' per un inguaribile romanticismo. Ieri finalmente è arrivata.

I postini raccontano di lettere perdute, di consegne mai effettuate, di indirizzi inesistenti, di parole che prendono polvere su vecchi scaffali. Le lettere d’amore, spesso, non arrivano a destinazione. I destinatari cambiano indirizzo, vanno ad abitare lontano; a volte non rispondono al campanello, nonostante il postino suoni sempre due volte. Una mattina ci siamo svegliati e abbiamo pensato di fare un giro tra gli scaffali impolverati, ricopiare queste lettere e mandarle a persone che avrebbero sicuramente apprezzato.

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Palermo, 22 febbraio 2010
Paziente: Sig. Axxxxxx Txxxxx
Il paziente si reca, in data 22 febbraio 2010 presso questo studio cardiologico riferendo tachicardia parossistica.

Caro, Signor Axxxxxx.
In un normale pomeriggio sei entrato nella stanza del mio studio. Come tutti i pomeriggi d’altronde qualcuno entra in questo appartamento in affitto, nessun distinguo tra i pazienti: ECG, ecocardio, ECG analisi. Tutti gli stessi, aridi pomeriggi di diagnosi; solite serate a osservare quello strano organo in mezzo al petto, a studiarlo, ad ascoltare i suoi tum-ta, scordandomi di ascoltare i miei. Dimenticando l’esistenza dei miei.

Salva i cuori ma non il tuo, è questa la regola dopo anni. È questa la medicina, la cura che mi sono prescritta per proteggermi.

Ma sei arrivato tu, sei entrato e assieme al tum della porta che si richiudeva ho sentito unta. Il mio ta. Mi hai parlato del cuore che a volte lo avvertivi vivere più velocemente, battere freneticamente, mentre ti guardavo come ci hanno insegnato: guarda il visus, osserva le movenze, il colorito, attenta a fare le domande giuste per l’anamnesi. Io, però, sono andata oltre; guardavo il tuo sbattere di ciglia, il ghiaccio dei tuoi occhi, il biancore della tua barba, le linee del tuo viso, l’angolo della ruga accanto al tuo occhio destro, il modo in cui le tue labbra si aprivano accennando un sorriso, i tuoi polpastrelli che si posavano sul vetro del tavolo. Ascoltavo le tue parole, le pause tra le tue parole, il tuo intercalare così marcato. E poi di nuovo gli occhi su di te. Tum-ta, rieccolo, si stava facendo sentire.

C’era ansia nelle tue parole e io volevo rassicurarti. Tutti i pazienti vogliono essere rassicurati, io però volevo di più. Volevo dirti che sarebbe andato tutto bene perché io da quel momento avrei avuto cura di te.

Ti ho pregato a bassa voce di sederti sul lettino e di toglierti la camicia. E tu, Signor Axxxxxx, l’hai tolta delicatamente. C’era sinuosità nei tuoi gesti, c’era signorilità e non vergogna. Io ti osservavo e pensavo che stavo sbagliando, che non era professionale ma i miei tum-ta erano alienanti, scacciavano via gli unici pensieri razionali che si aggrappavano all’aridità che avevo dentro. Ti sei seduto e io ti ho attaccato gli elettrodi. Ti ho dovuto sfiorare, ho dovuto farlo mentre sprofondavo il viso tra le parole di routine: “Adesso vedremo se c’è qualche problema”.

Eccola lì la tua linea di elettricità che ti spinge alla vita. P, QRS, T, I, II, III derivazione, aVF,aVF, aVl, aVR. Tutto nella norma. Tu non mi guardavi mentre io osservavo il tracciato. Avrei voluto che tu mi guardassi e pensassi ch’io fossi sicura di me. Avrei voluto questo, proprio io così ferrea nel giudizio di me; in quel momento avevo bisogno delle rassicurazioni di uno sconosciuto per avere realmente la certezza di me, per colmare l’abisso che c’è tra la percezione di sé e quella che gli altri hanno della tua persona. Tu invece non guardavi, fissavi un punto nel vuoto, visibilmente preoccupato.

“Tutto nella norma, Signor. Axxxxxx”, ho detto. E proprio in quel momento mi hai guardata e mi piace pensare che hai notato la mia euforia – mista a timida e preoccupata riservatezza – nell’essere scoperta a fare quei pensieri.

Tutto nella norma è la frase per cui non ti rivedrò più, Signor. Axxxxxx. Tutto nella norma è la frase per cui mi sarai per sempre grato. Tutto nella norma è la frase che ti fa rivestire, la fine dei miei tum-ta, è il tuo andare via ringraziandomi e sfiorandomi la mano.

Si allega ECG.
Dott.ssa. Mxxxxxxxxx Dxxxxxxxx

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